Vacanza a Favignana, cosa vedere sull'isola
Per organizzare una vacanza a Favignana completa e non perderti nulla delle bellezze naturali e umane dell’isola, ti diamo alcuni suggerimenti su cosa vedere a Favignana per un’esperienza soddisfacente sulla maggiore delle isole Egadi.
Villa Florio ed Ex Stabilimento Florio
La storia di Favignana è fortemente legata a quella della famiglia Florio. Arrivati sull’isola nel 1841 con Vincenzo Florio per occuparsi dell’industria del tonno rosso, i Florio rivoluzionarono l’economia dell’isola dando lavoro alle centinaia di famiglie del luogo, impiegando sia gli uomini nelle tonnare che le donne nello stabilimento per la lavorazione dei prodotti. Quando la tonnara di Favignana fu venduta al figlio di Vincenzo, Ignazio, insieme alle tre isole Egadi nel 1874, i Florio divennero definitivamente i signori dell’isola. L’impronta storica della famiglia Florio sull’isola rivive in due edifici simbolo dell’isola: Villa Florio e l’ormai Ex stabilimento per la lavorazione del tonno.
Villa Florio è una dimora signorile costruita in stile Liberty nel 1874, ben visibile dalla banchina a chiunque sbarchi sull’isola. Oggi la casa dei signori di Favignana è proprietà del Comune ed è visitabile ad ingresso gratuito.
L’ex Stabilimento Florio, comunemente denominato Tonnara Florio, è il complesso di aree ed edifici che costituirono la fabbrica del tonno rosso di Favignana. Oggi lo stabilimento è un museo industriale che ti porta a rivivere l’epoca dei Florio visitando gli spazi dello stabilimento. All’interno del museo è presente un’area dedicata ai reperti archeologici ritrovati nelle acque dell’arcipelago Egadi e risalenti alle guerre puniche, con resi di navi romane e cartaginesi. Sempre all’interno dell’ex Stabilimento, infine, è presente il Centro di Recupero per tartarughe marine che aiuta questi affascinanti animali a riabilitarsi per tornare a vivere serenamente nelle acque dell’Area Protetta delle Egadi.
Le migliori spiagge di Favignana
Favignana è certamente l’isola perfetta per avventure estive all’insegna del sole e del mare. Tutta l’isola presenta sul perimetro costiero spiagge e cale meravigliose. Scogli, sabbia, rocce di calcarenite, bassi fondali o punti panoramici per tuffi mozzafiato. Ce n’è per tutti i gusti e le esigenze. Ogni anfratto costiero si apre sul mare azzurro dell’isola e regala visioni originali e affascinanti con i suoi scenari selvaggi e autentici. Tra le spiagge più amate ci sono sicuramente Cala Rossa e Cala Azzurra, rispettivamente a nord-est e sud-est dell’isola. Ma non mancare di vedere anche Cala Rotonda, la spiaggetta del Faraglione e tutti gli altri bellissimi angoli costieri di questa perla del mediterraneo. Ti suggeriamo in un altro articolo come raggiungere in bici o in scooter queste e le altre cale più amate dai visitatori.
Il paese e le botteghe del centro
Il cuore pulsante dell’isola di Favignana è il piccolo centro abitato che sviluppa intorno al porto. Tra le vie che collegano Piazza Madrice, Piazza Europa, lo scalo marittimo e i principali edifici storici, turisti e residenti animano la vita isolana dalle prime luci del mattino fino a tarda sera. È qui che troverai la maggior parte dei ristoranti per le tue cene, dei bar per le tue colazioni e i cocktail ma anche le botteghe di alimentari, oggettistica e per l’abbigliamento estivo. Puoi consultare la nostra mappa per tutte informazioni sui punti commerciali più interessanti.
Il Castello di Santa Caterina
Sulla cima del Monte San Giuliano, un’antica fortezza di origine saracena domina dall’alto tutta l’isola. Il Castello di Santa Caterina è una delle tappe da vedere se sei appassionato di storia e se hai voglia di praticare trekking a Favignana. Salendo sulla cima del monte, a 310 metri sul livello del mare, potrai ammirare i resti di un castello appartenuto nel tempo ai diversi signori dell’isola. Dalla costruzione della prima torre di avvistamento, nel XI secolo, il Castello di Santa Caterina è stato ampliato nel 1498 per proteggerlo dalle incursioni dei pirati del Mediterraneo, e successivamente rifortificato nel 1655.
Dal 1794 il Castello di Santa Caterina divenne un carcere in cui i rivoluzionari venivano rinchiusi dai Borboni durante i moti insurrezionali. Quando Garibaldi giunse in Sicilia nel 1860 e gli ultimi prigionieri furono liberati, distrussero parte delle celle per vendicarsi del duro regime di prigionia. Da allora il Castello è disabitato e meta dei visitatori più avventurieri. Se aveste voglia di vederlo da vicino, per la vostra sicurezza vi consigliamo di fare attenzione ai resti pericolanti dell’edificio e di non addentrarvi in grotte o feritoie che potreste trovare durante il tragitto a piedi senza un’adeguata guida e attrezzatura.